Addestramento dei cani nei film: è sempre possibile?

Cani nei film

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I cani nei film hanno da sempre rappresentato un argomento di grande interesse.

Le loro avventure, i loro comportamenti, le loro reazioni e le loro emozioni sono state immortalate in centinaia di film che, spesso, hanno fatto breccia nel cuore degli spettatori.

Uno dei cani più famosi nella storia moderna del cinema è “Hachiko”, il cane di razza Akita che ha commosso il mondo intero con la sua fedeltà. Il film racconta la storia di questo amico a quattro zampe che ogni giorno aspettava il suo padrone alla stazione del treno, fino a quando non è morto. E’ una testimonianza della forza dell’amore che può esistere tra un cane e il suo padrone.

Un altro film che ha fatto la storia del cinema è la “Carica dei 101”, con un gruppo di cani che si uniscono per salvare i loro cuccioli dalle mani della crudele Crudelia De Mon. Ma potremmo citare anche “Beethoven” con i suoi cuccioli di San Bernardo, “Qua la zampa”, “Io e Marley”, “Lassie” e tanti altri ancora.

Ma come si addestrano i cani nei film? Quali sono le tecniche utilizzate dagli addetti ai lavori per ottenere performance di grande impatto emotivo? In questo articolo cercheremo di fornire alcune risposte a queste domande.

Selezione dei cani nei film

I cani nei film vengono selezionati perlopiù per il loro aspetto fisico. Non è tanto la bravura (un buon addestramento porterà a renderli bravi) quanto un buon carattere che fa di un cane un buon attore. Questo perché ovviamente deve essere possibile lavorarci insieme.

Molto spesso i cani nei film sono di razza. Sono più facilmente riconoscibili e in più c’ è una motivazione pratica che pochi conoscono. Durante i film o le serie spesso vengono utilizzati più cani per girare perché potrebbero esserci scene non così semplici da fare per un unico individuo, oppure ancora più semplicemente potrebbe fortuitamente infortunarsi e non riuscire a portare a termine le riprese.

In pochi sanno ad esempio che nel telefilm Lassie sono stati impiegati oltre 10 cani nel ruolo del personaggio e addirittura alcuni di questi erano esemplari maschi (nonostante Lassie fosse femmina nel telefilm).

C’è anche qualche cane che è stato recuperato da rifugi, centri di soccorso, canili. Tutto dipende molto dalla trama del film, quindi, non sempre un cane “bello” è perfetto per il ruolo.

Il rapporto tra cane e addestratore

Esiste una vera e propria figura professionale che si occupa di seguire i cani nei film.

In inglese, questo mestiere si chiama “animal monitor for film”. Non lo si può considerare un vero e proprio addestratore ma più che altro un supervisore alla sceneggiatura.

È una figura che interviene esclusivamente nelle parti in cui recitano gli animali, ma si fa assistere da esperti addestratori affinché le scene siano realizzate nel migliore dei modi e senza incidenti, né per gli umani né tantomeno per i cani.

Inutile dire che è importante che l’addestramento dei cani nei film richiede una grande complicità tra il cane e il suo addestratore. Solo instaurando un forte rapporto di fiducia e rispetto reciproco, è possibile ottenere risultati soddisfacenti.

L’addestratore deve essere in grado di comprendere le esigenze e le caratteristiche del cane, adattando le tecniche di addestramento alle sue specifiche peculiarità. Solo così il cane nel film potrà esprimere al meglio le proprie potenzialità e dare il meglio di sé sul set.

Le tecniche di addestramento dei cani nei film

Le tecniche di addestramento dei cani nei film sono molteplici e variano a seconda del tipo di comportamento che si vuole far esprimere al cane.

In linea generale, l’addestramento di un cane da film segue pressoché le stesse regole di un addestramento di un altro qualsiasi cane. I cani, per quanto riguarda l’apprendimento, sono simili ai bambini: se li facciamo lavorare troppo (con uno sforzo mentale e fisico importante) e troppo a lungo, dopo un poco di tempo si affaticano e perdono la concentrazione. Per questa ragione, le sessioni di allenamento devono essere brevi e, se il cane perde la concentrazione va fatto riposare, alternando le sessioni di lavoro a quelle di pausa.

Per fare in modo che il cane sia motivato, la tecnica che vale quasi sempre (in ogni tipo di addestramento) è quella del “rinforzo positivo”: Consiste nel premiare il cane ogni volta che esegue correttamente un’azione. In questo modo, il cane associa il comportamento desiderato al premio e sarà incentivato a ripeterlo in futuro.

Un’altra tecnica più comune per addestrare i cani nei film è quella del “clicker training”, basata sull’uso di un clicker che emette un suono e poi genera un premio ogni volta che il cane esegue correttamente un’azione o una parte di essa. In questo modo, il cane cerca di ripetere l’azione per cui genera il click e con esso il premio.

È un addestramento spesso articolato e che richiede grande preparazione da parte dell’addestratore. Talvolta infatti alcune scene prevedono che il cane abbia degli atteggiamenti che per il cane non sono per niente naturali o intuitivi.

Tutto è più facile se il cane viene stimolato nel modo giusto fin da cucciolo: come abbiamo sempre detto, nelle fasi iniziali della vita la percezione dei comandi e degli insegnamenti sarà più immediata e veloce.

Importante è non far uscire il cane “dalla parte” per tutto l’arco del film. Il cane non ha la capacità cognitiva umana: non riesce a capire che in un determinato momento della giornata deve fingere. Una volta che il cane ha imparato un comando o un’azione, è bene che gli venga sempre dato un rinforzo positivo affinché capisca che è un atteggiamento giusto. È un addestramento che è costante fuori e dentro la scena. Sul set come a casa!

La preparazione sul set

Prima di iniziare le riprese, è fondamentale che il cane sia preparato al meglio e sia a proprio agio anche con la location in cui avverranno le riprese.

Prima di tutto va fatta esplorare la scena al cane in modo guidato. Per avere la certezza che si muova con sicurezza va fatto sentire a proprio agio sul set. 

Un’altra cosa importante è far socializzare in modo mirato il cane con altre persone, e/o animali che potrebbe trovare sul set.

Il cane non dovrà recitare da solo, quindi è bene farlo entrare in confidenza con le persone e/o gli altri animali con cui condividerà le scene.

Se il cane nel film avrà a che fare con bambini è sempre avere un occhio di riguardo per entrambi. Inoltre, è importante che il cane si abitui ai rumori e alle luci del set, in modo da non spaventarsi o distrarsi durante le riprese. Per questo motivo, l’addestratore deve abituare il cane ai suoni e alle luci del set gradualmente, in modo da evitare shock improvvisi.

Poco prima della scena da girare, l’addestratore deve far eseguire al cane tutti i comandi e le azioni previste dal copione. Una prova generale proprio come fanno gli attori umani.. In questo modo, l’addestratore potrà verificare l’effettiva capacità del cane di eseguire le performance richieste.

A questo punto tutto è pronto e si può andare in scena!

Conclusione

L’addestramento dei cani nei film richiede una grande attenzione e preparazione da parte degli addetti ai lavori. Solo instaurando un rapporto di fiducia e rispetto reciproco tra il cane e il suo addestratore, è possibile ottenere performance di grande impatto emotivo. Grazie alle tecniche di addestramento e alla preparazione sul set, i cani diventano veri e propri attori a quattro zampe e tutti noi potremmo goderne i risultati emozionandoci al vederli nei nostri film e serie preferite.

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