Se hai digitato nella tua ricerca “Cane da soccorso” è per due motivi…forse tre.
- Spinto da una motivazione forte, vuoi addestrare il tuo cane affinché diventi un cane da soccorso;
- Da diversi atteggiamenti, hai capito che il tuo cane è adatto a diventare una cane da soccorso,
- Hai appena visto il salvataggio da parte di un cane e vuoi saperne di più.
Se sei qui non per mera curiosità, ma perché spinto da una grande causa, ci sono diverse cose che devi sapere prima di iniziare il tuo percorso.
In questo articolo, ti darò risposte concrete alle tue domande.
Diversi tipi di cane da soccorso
Cominciamo a fare una distinzione. Non tutti i cani sono adatti a tutti i tipi di soccorso.
Considera che diversi cani sono impiegati in diversi ruoli, in base all’emergenza. I cani da soccorso sono tanti e, in base alle attitudini (o alle decisioni del padrone), vengono impiegati in questo o in quel settore.
I cani da soccorso possono essere:
- Cane bagnino;
- Cane alpino;
- Cane di affiancamento alla protezione civile;
- Cane da macerie;
- Cane da valanga o da soccorso sulla neve.
Non pensavi ce ne fossero così tanti?
A volte si pensa che un cane possa fare tutto. Si, certo, può! Ma solo con un giusto addestramento e con un giusto addestratore.
Sarebbe impensabile “adattare” un cane bagnino in un’attività sulla neve, o viceversa.
L’addestramento in generale segue delle dinamiche più o meno standard, ma in base al tipo di ambiente (e di emergenze), gli scenari o le mansioni variano.
Un cane bagnino saprà nuotare, un cane da macerie avrà sviluppato maggiormente il fiuto. E così via in base al fine ultimo dell’addestramento.

Qual è il miglior cane da soccorso?
Un’altra considerazione importante da fare è che non tutti i cani sono adatti a diventare cani da soccorso.
Ogni razza in generale, e ogni cane in particolare, nasce con delle attitudini differenti che se veicolate in modo corretto possono portare a dare grandi risultati.
In generali le razze di cani storicamente più impiegate nel soccorso sono:
- Pastore Tedesco (abbiamo parlato dei cani da pastore in questo articolo);
- Pastore belga (Tervueren e Malinois);
- Border Collie;
- Labrador Retriever;
- Golden Retriever;
- Terranova
Da ormai molti anni comunque i criteri di selezione dei cani da soccorso non sono più basati sulle razze quanto sulle doti caratteriali dei singoli soggetti coinvolgendo quindi cani di molte più razze e incroci.
Obbedienti, intuitivi e con un temperamento equilibrato: queste sono le caratteristiche principali dei migliori cani da soccorso.
I cani da salvataggio sono animali dal grande coraggio e forti sia fisicamente sia mentalmente.
Sono cani estremamente attenti, raramente cadono nella trappola della distrazione.
Sono anche estremamente orgogliosi, si sforzano di dare il meglio di sé. Ciò provoca loro un immenso piacere personale.
Hanno grande spirito d’iniziativa, sono tenaci e addestrati a lunghe ore di lavoro, anche in condizioni non propriamente ottimali. Ricchi di energia e con un buon fiuto e doti adattate ai diversi ambiti di soccorso.
Solo se rispondono a determinati requisiti potranno affiancare gli specialisti umani.
Da ormai molti anni comunque i criteri di selezione dei cani da soccorso non sono più basati sulle razze quanto sulle doti caratteriali dei singoli soggetti coinvolgendo quindi cani di molte più razze e incroci.

Come si addestra un cane da soccorso?
Il cane da soccorso ideale, per poter essere tale, deve possedere anche altre caratteristiche importanti, quali:
- Le condizioni di salute devono essere perfette;
- Deve essere spiccatamente intelligente;
- La curiosità deve essere una caratteristica principale;
- La socializzazione è una qualità che deve essere sempre presente.
L’addestramento di un cane da soccorso necessita di tre elementi fondamentali, vale a dire:
- Profilo caratteriale del cane predisposto alla collaborazione
- L’intesa tra conduttore e cane;
- Il tempo.
Dando per scontato che il cane abbia l’indole giusta e la forma fisica adatta, l’intesa tra cane e padrone è di primaria importanza.
L’affiatamento tra uomo e cane e il reciproco intendersi al volo rappresentano sicuramente uno dei maggiori fattori di successo. Questo legame è possibile stabilirlo soltanto se si passa del tempo con il proprio amico a quattro zampe. In questo modo si potrà instaurare quel rapporto di vera fiducia che permetterà all’uomo di conquistare piena obbedienza da parte dell’animale.
Per poter iniziare le fasi più specifiche dell’addestramento di un cane da soccorso è fondamentale aspettare che il cucciolo compia almeno 4-5 mesi di età.
Ma fin da cucciolo si inizia con l’addestramento di base, procedendo a piccoli passi e presentandogli l’attività come un gioco.
Essenziale sarà lo svolgimento di esercizi fisici adeguati alla sua età. Salite, discese, ostacoli, salti. In base al fine dell’addestramento, gli esercizi verranno svolti in ambientazioni diverse, per far abituare il cane all’ambiente in cui poi “lavorerà”.
Come dicevamo prima, in base al tipo di “specializzazione” verrà fatto un addestramento specifico. Un cane per il salvataggio in acqua imparerà a nuotare, un cane da neve dovrà adattarsi a clima rigidi. Un cane da macerie invece imparerà a fiutare anche in un ambiente polveroso. E così via.
Man mano che il cane comincia a crescere, il grado di difficoltà degli esercizi dovrà essere sempre più intensa. E per i cani finalizzati alla ricerca, verranno fatti specifici esercizi che li preparino a questo.
Anche in questo tipo di addestramento, verrà utilizzata la tecnica della ricompensa. Alla fine di ogni esercizio portato a termine, il nostro amico a quattro zampe riceverà bocconcini, gioco e molte lodi.

Come diventare unità cinofile di soccorso
Sei davvero motivato a diventare componente del settore unità cinofile da soccorso?
Dovrai allora cercare un’ associazione di volontariato di protezione civile presente nel tuo territorio e seguire il percorso formativo e addestrativo previsto e coordinato dal responsabile del settore UCS (unità cinofila da soccorso – binomio composto dal volontario operativo e proprio cane).
Per poter esercitare è OBBLIGATORIO aver frequentato il “corso base di protezione civile” (corso di primo inserimento del volontario nel sistema di protezione civile), al termine del quale si acquisisce la qualifica di volontario “operativo”.
Il percorso non è facile e non è immediato. Prove, esami e difficoltà saranno all’ordine del giorno, ma alla fine diventerete parte integrante di operazioni importanti.