Quali sono le motivazioni che spingono un padrone ad accogliere il secondo cane in casa?
Possono essere diverse.
A partire dal non voler far sentire solo il primo cane, al voler accogliere un cane randagio o aiutare un amico a sistemare una cucciolata indesiderata. O ancora: passione sfrenata per gli animali, voglia di creare una razza canina pura, ecc.
Qualsiasi sia la motivazione che spinge qualcuno ad accogliere il secondo cane in casa (ma anche un terzo o un quarto) il punto focale è arrivare preparati e procedere con la giusta metodologia.
Inutile dirti che l’arrivo di un secondo cane potrebbe sconvolgere gli equilibri del “branco”.
Noi, ovviamente, siamo qui per darti tutti i consigli che servono al tuo cane ad affrontare al meglio questo passaggio.
Accogliere il secondo cane: ma “quale” cane?
Se hai dei dubbi su questo punto e non sai bene come muoverti eccoti alcune importanti considerazioni che è utile conoscere prima di fare la propria scelta.
La razza e il sesso non sono garanzie ne positive, ne negative di successo nella convivenza tra cani.
Non ci sono infatti situazioni impossibili per generare la convivenza tra cani, ma solo situazioni che vanno adeguatamente approfondite e valutate con attenzione.
E’ possibile far convivere pacificamente cani di qualunque tipologia e sesso, ma per farlo bisogna sapere cosa ritengono essenziale i cani per la loro convivenza e come sia possibile creare e soprattutto mantenere queste condizioni nel tempo.
Le uniche eccezioni che rendono molto complessa la convivenza ( e in certi casi addirittura altamente improbabile) sono legate a situazioni in cui uno dei due cani (o peggio entrambi) sono “affetti” da disturbi del comportamento altamente invalidanti della relazione come ad esempio distacco molto precoce dalla madre.
In questo articolo però, per scelta, andremo a descrivere tutte le situazioni “normali”, in cui i cani coinvolti non hanno un quadro patologico nei loro comportamenti. Affronteremo questa casistica particolare in un altro articolo prossimamente.
Quali sono quindi gli argomenti che i nostri cani considerano essenziali per la loro convivenza e che ogni proprietario dovrebbe conoscere e applicare correttamente?
Il primo punto è essere sicuri che le responsabilità nel branco siano in mano a noi proprietari. In altre parole il nostro cane, per poterne accogliere un altro in casa, deve già essere abituato a vederci capaci di gestire le risorse primarie, ovvero: cibo, territorio, iniziative e posizioni di controllo.
Segnati bene questo punto perchè devi sapere che è il fattore che viene più trascurato (o addirittura non conosciuto) dai proprietari e crea più conflitti tra cani.
Se un cane riceve quotidianamente messaggi contradditori dai suoi proprietari sulle gestione delle risorse primarie sarà molto più chiuso rispetto a qualunque altro individuo si debba inserire nel branco.
Se non hai mai affrontato seriamente con il tuo cane questo argomento e hai in progetto di far crescere il tuo branco ti consiglio vivamente di rivolgerti ad un educatore esperto.
Se vuoi approfondire oggi stesso l’argomento lo troverai nel primo capitolo del nostro manuale completo acquistabile a questo link.
Una volta risolto questo è molto utile preparare l’ambiente per l’accoglienza del nuovo cane. eccoti alcuni suggerimenti in merito.

Preparazione della casa per accogliere il secondo cane
Accogliere il secondo cane in casa vuol dire preparare il suo arrivo in maniera adeguata.
Così come hai pensato a tutto il necessario per l’arrivo del primo, ecco che dovrai replicare anche per il secondo.
- Nuove ciotole, ad uso esclusivo del nuovo amico e posizionate in un ambiente che sarà solo suo. È importante assegnargli un primo spazio della casa a suo uso esclusivo, un luogo specifico dove mangiare che sia lontano da dove mangia abitualmente il cane già presente;
- Una cuccia tutta sua: molto probabilmente il primo cane non avrà voglia di condividere il suo spazio con il nuovo arrivato, almeno inizialmente. È bene individuare anche per la cuccia un luogo confortevole, ma non adiacente a quello del cane già di casa.. Saranno poi loro a decidere, con il tempo, se scambiarsi le cucce o dormire insieme;
- Giochi nuovi: comincia con giochi nuovi per il nuovo arrivato, sarà il suo benvenuto in famiglia e non si creeranno tensioni con il cane già presente. Anche in questo caso, solo successivamente, se tutto andrà bene, saranno i cani stessi a mettersi d’accordo.
5 consigli (+1) per accogliere il secondo cane in casa
Il primo approccio
Il primo incontro dovrebbe avvenire in un luogo neutro e ampio: meglio preferire il giardino o un parco (ma senza altri cani presenti). I due cani avranno modo di annusarsi e di studiarsi in uno spazio ampio che li lascerà liberi di comunicare senza restrizioni.
I cani infatti usano in modo molto mirato lo spazio e il tempo e si scambiano importanti informazioni anche stando a distanza.
E’ molto importante in questa loro prima fase di studio non intromettersi cercando di coccolare l’uno o l’altro e soprattutto vanno tolti dal luogo dell’incontro, cibo, giochi e altre cose che possono generare possessività in uno o entrambi i cani.
Niente ansie, paure o preoccupazioni: il cane avverte i sentimenti del padrone e potrebbe associare le emozioni negative all’altro cane!
Per il primo approccio ci vuole tempo. E’ una sorta di prima impressione e non è una buona tattica mettere fretta o avere ansia che subito giochino assieme. Prima devono stabilire degli accordi tra loro basandosi sui propri profili caratteriali e solo dopo aver terminato questa fase di presentazioni sarà possibile per loro immaginare di condividere spazi più piccoli e soprattutto diverse ore al giorno. Niente forzature al gioco quindi da parte nostra.
Gestione delle attenzioni
La gestione delle attenzioni è un aspetto molto importante quando si decide di accogliere il secondo cane in casa.
Nella psicologia canina, ogni individuo esprime il suo potenziale di gestione del branco in ragione del proprio profilo caratteriale, indipendentemente da sesso, razza e età. Questo significa che un cucciolo, qualora abbia un carattere più forte del cane di casa, potrebbe diventare il nuovo numero 1 canino del branco. In questo il cane di casa non vivrebbe alcun disagio perchè tra cani, l’individuo dotato di profilo caratteriale più forte è anche quello (o quella) che si prenderà cura dei più deboli.

Questo significa che saranno unicamente i due cani a decidere, nel loro confronto, chi si assumerà le responsabilità del branco.
Ecco perchè è fondamentale che noi proprietari rimaniamo neutri nella prima fase della loro conoscenza. Una volta che si saranno suddivisi i compiti nel branco dovremo tenerne conto nella loro gestione quotidiana.
In questo punto solitamente si nasconde il secondo capitolo di errori più comuni che fanno i proprietari di cani e che creano tensioni nella convivenza.
Cercare di dare le stesse attenzioni ad entrambi ad esempio e’ una cosa che nel mondo canino crea continue tensioni tra gli individui.
Leggendo fin qui ti starai rendendo conto che la convivenza tra cani è tutt’altro che un capitolo elementare e scontato.
La cattiva notizia è che si possono fare un sacco di errori anche se in buona fede i cui effetti si trascinano potenzialmente per anni. La buona notizia è che sono tutti errori evitabili con le giuste conoscenze di base e nella stragrande maggioranza dei casi anche risolvibili una volta fatti.
Se ti trovi in questa condizione e vuoi un aiuto puoi chiedere una consulenza personalizzata ai nostri esperti e aggiustare il tiro della relazione tra i tuoi cani. Trovi tutte le informazioni su come funziona a questo link: SCOPRI LE NOSTRE CONSULENZE.
L’importanza di variare le abitudini
La routine, come abbiamo sempre detto, sta alla base di un buon addestramento e di una buona convivenza, ma questo va adattato alla nuova situazione.
Con l’arrivo del nuovo cane, bisogna adeguare le abitudini alla presenza del nuovo cane che, soprattutto se si tratta di un cucciolo, avrà ritmi di vita diversi e specifici.
Questo però non vuol dire coinvolgere in tutto il cane di casa. Ad ognuno i propri tempi e spazi a seconda di esigenze di vita e di apprendimento perché fanno si entrambi parte del branco, ma ognuno è un individuo e va seguito come tale.
Se con il cane di casa eravamo abituati a fare 1 ora di passeggiata, non possiamo da subito pretendere che la regga anche il cucciolo che invece ne gestisce al massimo pochi minuti.
Si tratterà quindi di organizzare i tempi della giornata tenendo conto di questa differenza ad esempio dividendosi i compiti in famiglia o avvalendosi del lavoro di un dog sitter professionista.

Se i cani non ne vogliono sapere di convivere?
Come abbiamo scritto in precedenza è un caso raro, ma potrebbe succedere.
I due cani potrebbero arrivare ad avere grossi problemi di convivenza, legati sia a gestione non ottimale, a errori inconsapevoli dei proprietari o eventi patologici. In questi casi potrebbero continuare a ringhiarsi o ad avere atteggiamenti aggressivi tra loro.
Cosa fare in questi casi?
Data la gravità della situazione ti consigliamo di rivolgerti ad un educatore esperto,ma nel frattempo sarà necessario gestire la convivenza senza causare scontri.
E’ fondamentale dividere gli spazi con attenzione maniacale avvalendosi anche di cancelli in casa e fare in modo che siano separati.
Rivolgiti ad un addestratore cinofilo
Se leggendo questo articolo hai realizzato di non avere le conoscenze per affrontare in modo adeguato l’arrivo di un altro cane in casa non esitare a rivolgerti ad un professionista è la soluzione che fa per te.
Chiedigli di guidarti passo passo nelle fasi sopra elencate e poni tutte le domande di cui hai bisogno in anticipo durante le consulenze in modo da non avere dubbi e fare tutto nel modo corretto fin da subito.
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